Essere donne liberali radicali

Ci sono battaglie che non finiscono mai davvero. Ci sono sogni che non smettono di camminare, di generazione in generazione. E ci sono donne, alcune sono qui oggi con noi, che ci hanno preceduto e hanno avuto il coraggio di credere che tutto questo fosse possibile. Quando penso ai 45 anni delle Donne liberali radicali ticinesi, non penso a un numero. Penso a volti, a mani che hanno lavorato senza sosta, a voci che si sono alzate anche quando sarebbe stato più facile restare in silenzio. Penso alle “prime”, a quelle che hanno avuto la forza di non arrendersi, e che hanno aperto strade dove prima c’erano solo muri. E oggi, quelle strade sono lì. Ma lo sappiamo: non sono ancora abbastanza larghe, né abbastanza sicure. Ci sono ancora troppe donne che rinunciano, che rallentano, che si sentono dire “non è il momento giusto”. Troppe che pagano un prezzo invisibile per ogni passo avanti.

Essere liberale radicale significa per me credere nella libertà di ogni persona di scegliere, di costruire la propria vita. Ma la libertà non è vera se ci sono ostacoli che la rendono un privilegio per pochi. Per questo è importante lottare: per l’imposizione individuale, per servizi che aiutino le famiglie, per un mercato del lavoro che non sprechi il talento femminile. Non è ideologia ma ferma convinzione che una società che valorizza le donne è una società più giusta. Più forte. Più ricca per tutti.

Mentre guardo questa sala, sento che non siamo sole. Siamo parte di una lunga catena di donne e uomini che hanno sognato, che hanno osato. Il nostro compito è continuare: non solo aprire sentieri, ma trasformarli in strade luminose, sicure, percorribili per chi verrà dopo di noi. E permettetemi, per concludere, un pensiero affettuoso. Un grazie profondo e pieno di rispetto alle prime aderenti al movimento delle Donne liberali radicali ticinesi. Donne che hanno lottato per ottenere il diritto di voto e di eleggibilità, per l’uguaglianza giuridica, per l’emancipazione economica e per una cultura politica che valorizza la ragione, la tolleranza e la pluralità delle opinioni. Donne che ci hanno permesso di essere protagoniste attive della vita pubblica, di contribuire a costruire e trasformare la società.

Senza di loro, oggi non saremmo qui. Senza di loro oggi non abitaremo lo spazio di una libertà che mette al centro la dignità dell’individuo, la convivenza civile, l'autonomia di scelta, la responsabilità individuale e un'uguaglianza che esiste sì ma non ancora pienamente: nonostante i progressi permangono disuguaglianze  sostanziali, penso alla parità fiscale che riconosce e valorizza il contributo delle donne nel mondo del lavoro! La lotta per l'imposizione fiscale, che rappresenta un principio di giustizia fiscale, non si è ancora conclusa. Difenderemo questo principio come continueremo a difendere i valori che sono alla base del pensiero liberale e che promuovono una lettura inclusiva dei diritti come fondamento di una democrazia partecipativa. Ogni Donna del PLR, di ieri e di oggi, è la nostra forza per il domani.

Mari Luz Besomi-Candolfi
presidente DLRT