L’imposizione individuale non ha per obiettivo di cambiare la società, al contrario reagisce ai cambiamenti in atto. È una riforma che porta il diritto fiscale svizzero nel presente e nella giustizia, eliminando le disparità come la penalizzazione del matrimonio. Sul fatto che sia da abolire il consenso è ampio, è sulla concreta attuazione che si confrontano un modello progressista e uno conservatore. Il primo è l’imposizione individuale adottata in in giugno dal parlamento. È semplice e garantisce che il lavoro convenga, soprattutto per le donne. Secondo uno studio di Ecoplan potrebbero essere occupate fino a 44’000 nuove posizioni a tempo pieno. Il modello conservatore è l’iniziativa del Centro «Sì alle tasse federali eque anche per le coppie sposate» che il parlamento e Consiglio federale respingono. È complesso e difettoso (non tiene conto ad esempio delle molte famiglie monogenitoriali, il 16%), costa molto e crea burocrazia: oltre alla tassazione comune per le coppie sposate, occorre calcolare una seconda imposta come se i due conviventi fossero non sposati. La somma pagata sarà poi quella più bassa. L’imposizione individuale è l’evoluzione logica dell’uguaglianza: tutte le persone vengono trattate fiscalmente allo stesso modo, indipendente dallo stato civile. Il lavoro retributivo è conveniente per tutti!
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