L’evento è stato anche l’occasione per sottolineare i 10 anni di «plus», già perché nel 2015 la Federazione ha aperto la sua base associativa anche agli uomini e a tutti gli enti, pubblici e privati, che promuovono una coscienza di genere. Insomma, la lotta per una società più equa e paritaria deve coinvolgere l’intera società, non solo le donne!
Ma di strada ce n’è ancora tanta da fare. 134 sono gli anni che ci vorranno per colmare il divario di genere a livello globale. A dirlo è il Global Gender Gap Report 2024 del World Economic Forum. Differenze di genere evidenti anche in Ticino, come attesta l’aggiornamento 2024 del documento «Le Cifre della parità» presentato da Rachele Santoro, delegata cantonale per le pari opportunità (in allegato).
Viviamo sempre e ancora in una società a due velocità, dove gli uomini guadagnano di più; dove meno di una donna su sette esercita funzioni di responsabilità o è dirigente; dove i modelli sociali tradizionali continuano a prevalere.
La conciliabilità lavoro-famiglia dovrebbe essere una strategia da percorrere, condivisa dalle istituzioni, come chiede l’appello ai Comuni lanciato da Faftplus lo scorso aprile e sul quale ha fatto il punto la co-presidente della Federazione Bianca Maria Martellini Bianchi.
Rafforzare la rete di collaborazione per perseguire obiettivi comuni era l’obiettivo dell’incontro con le associazioni affiliate che Faftplus desidera ringraziare per il lavoro straordinario che svolgono. Incontro che ha fatto nascere il desiderio di incontrarsi presto per approfondire i temi emersi durante la mattinata. Piccoli passi che hanno la grande ambizione di fare la differenza e promuovere una cultura di parità, di diritti condivisi e di rispetto.
Rafforzare la rete per le pari opportunità in Ticino
