Il referendum contro l'imposizione individuale e la proposta di attuazione adottata dal parlamento federale è stato annunciato dal Centro, con il sostegno dell'UDC. L'obiettivo non dichiarato è quello di consolidare il modello familiare basato su un unico reddito, un modello ormai superato.
Argomenti deboli contro l’uguaglianza
Chi si oppone all’imposizione individuale mette in guardia contro un presunto aumento degli oneri burocratici. Per Bettina Balmer si tratta di un argomento debole: «Chi oggi, nonostante la digitalizzazione e l'automazione, sostiene ancora che l'imposizione individuale sia troppo onerosa dal punto di vista amministrativo, probabilmente avrebbe criticato anche il diritto di voto alle donne affermando che l'invio di buste elettorali supplementari era troppo complicato». L'imposizione individuale alleggerirà anche il carico di lavoro delle amministrazioni fiscali a medio termine. Oggi il matrimonio, il divorzio o il decesso comportano un notevole carico burocratico. Con un'imposizione indipendente dallo stato civile, questa complessità scomparirà, poiché ogni persona sarà tassata individualmente.
Bettina Balmer prosegue: «Per le forze politiche progressiste in Svizzera, il referendum contro l'imposizione individuale è incomprensibile. Siamo convinti che la popolazione comprenderà questo punto di vista socio-politico ormai superato e continuerà a sostenere l'abolizione della penalizzazione del matrimonio. Le famiglie con due redditi – e quindi la maggioranza delle famiglie in Svizzera – in futuro non dovranno più pagare tasse eccessive. Stiamo ricevendo un sostegno incredibilmente importante per questa causa».
Ecco perché è importante dire SI all’imposizione individuale :
SÌ all'abolizione della penalizzazione del matrimonio e alla garanzia di una fiscalità equa per tutti, indipendentemente dallo stato civile e dal sesso.
SÌ al rafforzamento delle opportunità di carriera e della previdenza vecchiaia garantiti da un secondo reddito. Ciò consentirà di ridurre la povertà degli anziani, che oggi colpisce ancora in larga maggioranza le donne.
SÌ alla promozione dell'attività professionale e alla lotta contro la carenza di manodopera qualificata: alla luce dei cambiamenti demografici, sarebbe negligente continuare a puntare su un sistema fiscale che penalizza l'attività professionale delle donne.
SÌ a sgravi fiscali per circa 600 milioni di franchi a favore della popolazione attiva.
Le Donne PLR ne sono convinte: è giunto il momento dell'imposizione individuale e la penalizzazione del matrimonio va abolita. Siamo sicure che ci riusciremo e ringraziamo il comitato interpartitico e tutte le persone che si impegnano in questo senso: SÌ a imposte eque, SÌ a un'imposizione individuale moderna, ma NO a un referendum retrogrado.