Stesso salario per lo stesso lavoro, sembra una cosa semplice purtroppo però non lo è: le differenze in ambito salariale (così come per le possibilità di carriera) continuano ad essere inspiegabili malgrado sia un principio sancito dalla Costituzione. Certo ci sono dati confortanti, come la recente analisi dell’amministrazione cantonale che mostra un gap salariale fra donne e uomini del’1.9%, al di sotto quindi della soglia di tolleranza del 5%. La stessa analisi rivela però anche che vi sono disparità a livello dirigenziale dove solo il 21% è donna.
I monitoraggi sono importanti per comprendere il fenomeno della disparità salariale e di trattamento, tra i generi. Comprendere però non è più sufficiente, occorrono soluzioni efficaci e questo significa rimuovere gli ostacoli economici e sociali che impediscono l’uguaglianza sostanziale. Una questione che non è dei soli partiti di sinistra e dei sindacati bensì di tutti i partiti che hanno a cuore il lavoro, inteso come una libertà che per le Donne liberali radicali ticinesi significa pari possibilità di scelta della professione senza la “penalità” di variabili legate ai compiti di cura dei figli; una previdenza professionale che non sfavorisce il lavoro a tempo ridotto; una piena uguaglianza fiscale, indipendentemente dallo stato civile.
Il nostro sistema fiscale e il calcolo delle spese di assistenza all’infanzia in Svizzera sono ad oggi concepiti in modo che per le donne in particolare, non valga la pena lavorare. Inoltre, la maggior parte delle donne lavora a tempo parziale che spesso è sinonimo di una rinuncia a delle opportunità di carriera, nonché di riduzione dei contributi previdenziali e di perdite della pensione. La risposta a queste disparità è l’iniziativa federale "Per un'imposizione individuale a prescindere dallo stato civile (iniziativa per imposte eque)", lanciata dalle Donne liberali radicali svizzere e sostenuta da un comitato di 27 membri con rappresentanti della politica, dell'economia e della società civile. Secondo uno studio di Ecoplan, l'introduzione della tassazione individuale potrebbe favorire la presenza delle donne sul mercato del lavoro; sarebbe anche un passo importante per combattere la carenza di professionisti qualificati in molti settori dell’economia svizzera.
Per richiamare l’attenzione sull’iniziativa per imposte eque, è stata promossa la settimana nazionale della raccolta #GoForIVB – da lunedì 11 a domenica 17 aprile – che lancia una sfida a premi: partecipa su https://it.individualbesteuerung.ch/nationalesammelwoche. Ogni firma è un passo verso la piena uguaglianza.