Gli strumenti contemplati dalla riforma per rendere il sistema più inclusivo sono, essenzialmente, due. In primo luogo, l’abbassamento della soglia minima d’entrata, barriera che oggi molte persone che lavorano a tempo parziale o hanno più impieghi non raggiungono, risultando di conseguenza escluse dal secondo pilastro. Si stima che domani settanta mila nuove lavoratrici e lavoratori potranno accedere al sistema e che trenta mila persone con più di un impiego godranno di una contribuzione migliore.
Includere un maggior numero di lavoratori nel secondo pilastro certo è positivo, ma non basta. Il passo ulteriore consiste nell’aumentare la quota assicurata di salario, al fine di accumulare nel tempo un avere di vecchiaia superiore. Lo strumento è la ridefinizione della deduzione di coordinamento, vale a dire di quella componente di salario che non è assicurata, a danno dei redditi minori. Nella riforma, la deduzione non sarà più una cifra fissa di 25’725 franchi, ma il venti per cento del salario. Nel caso di un salario lordo di quaranta mila franchi l’anno, la nuova regola porterà ad assicurarne l’ottanta per cento contro l’attuale trentasei.
Venendo in particolare al mondo delle donne, è noto che l’abbassamento della soglia d’ingresso e la ridefinizione del salario di coordinamento sono condizioni necessarie per ridurre le disuguaglianze di genere nella previdenza. Questo è acclarato da studi e pareri giuridici condotti per conto della Conferenza svizzera delle/dei delegate/i alla parità (2021) e per l’Alleanza delle società femminili (2024). In base al secondo studio, della riforma beneficeranno 359’000 persone, di cui 275’000 donne. Non posso di conseguenza che concordare con la co-presidente dell’Alleanza Kathrin Bertschy quando afferma che le donne saranno le vincitrici della riforma. Sostenere che la riforma va contro l’interesse dei deboli e delle donne è falso. Si tratta invece un passo di cruciale importanza verso la parità previdenziale. Di qui il mio invito a votare SÌ il 22 settembre.
Cristina Maderni
granconsigliera PLR