Chi ha promosso il referendum punta il dito contro la riduzione delle aliquote per le persone più facoltose. Se il Parlamento ha deciso a favore di questo modesto sgravio, è perché ritiene che la situazione attuale penalizzi il Ticino, vista la concorrenza intercantonale con la quale (piaccia o non piaccia) dobbiamo fare i conti.
Ma l’imposizione dei redditi alti è solo uno dei problemi che affliggono il nostro sistema !scale, ed è solo uno degli aspetti del progetto di riforma sul quale voteremo il 9 giugno. Di elementi critici da risolvere urgentemente, infatti, ce ne sono almeno altri due (le tasse di successione ingiuste e le aliquote troppo alte per i prelievi dei capitali del secondo pilastro), dei quali si occupano ora altrettante iniziative parlamentari lanciate strumentalmente - dalla sinistra.
L’approvvigionamento idrico è un acquedotto di 60 anni fa. Da allora la rete di distribuzione ha subito innumerevoli riparazioni, ma ormai fa letteralmente... acqua da tutte le parti. Fra i partiti e la popolazione regna il disaccordo sul da farsi, con battaglie per ogni minimo investimento; nel frattempo, i Cantoni vicini si sono attrezzati molto meglio di noi. Ora, finalmente, ci saremmo messi d’accordo su un rinnovamento completo, per un acquedotto al passo coi tempi e utile a tutti. L’acquedotto della metafora è la Legge tributaria cantonale, che risale agli anni ’70. Il rinnovamento è la riforma che il Governo ha proposto e il Gran Consiglio ha approvato.
Mi concentro sull’ultima frase della metafora: il rinnovamento va nell’interesse di tutta la popolazione. Se vogliamo mantenere anche in futuro la fiscalità estremamente progressiva del Ticino con un 30% di esenti e deduzioni senza paragoni a livello svizzero - bisognerà infatti fare un passo verso chi paga gran parte delle imposte, e oggi subisce aliquote fino al 40% sul suo reddito. Non si tratta di cedere alla «concorrenza al ribasso », ma di rientrare ragionevolmente nella media nazionale.
L’obiettivo della riforma tributaria, perciò, non è di «fare un favore ai ricchi»: è di rinnovare integralmente una Legge vetusta, per assicurare a lungo termine un trattamento fiscale di favore a gran parte della nostra popolazione, a cominciare dal ceto medio.
Simona Genini
granconsigliera PLR
commento pubblicato sul Corriere del Ticino del 26 aprile 2024