Comunicati

Il Consiglio federale ha posto in consultazione il progetto di legge sull'imposizione individuale: due le varianti sul tavolo. La consultazione è scaduta giovedì 16 marzo e le donne del PLR – promotrici dell’iniziativa “imposte eque” lanciata proprio per chiedere un cambio di paradigma – hanno dato la loro risposta, esprimendosi a favore della variante 1 poiché non prevede una deduzione per le coppie monoreddito. Il Consiglio federale dovrebbe invece considerare una deduzione per l’economia domestica, come richiesto dalle due commissioni parlamentari dell'economia e delle imposte (CET): le persone sole e le famiglie monoparentali beneficerebbero così di un'effettiva riduzione dell'onere fiscale, mentre le coppie monoreddito sarebbero maggiormente incentivate a trovare un'occupazione.

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Il parlamento federale ha adottato una riforma del 2° pilastro (LPP) che prevede una modernizzazione totale: il dibattito era stato annunciato in occasione della riforma dell'AVS 21, i promotori avevano infatti detto che si sarebbero battuti per una riforma della LPP. Questa promessa è ora una realtà: tutti in Svizzera devono avere la possibilità di investire nella propria previdenza. La modernizzazione del 2° pilastro va a vantaggio soprattutto dei giovani, delle donne e delle lavoratrici/lavoratori a tempo parziale.

https://www.plr.ch/it/comunicati/comunicati-detail/news/finalmente-una-modernizzazione-del-2-pilastro-a-vantaggio-soprattutto-dei-giovani-delle-donne-e-dei-lavoratori-a-tempo-parziale

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Prima ancora di mirare a eventuali risultati elettorali, lo scopo delle DLRT è di poter facilitare relazioni fra chi si riflette nella passione politica con valori e ideali propri del liberalismo che crede in una società in cui ogni individuo possa scegliere liberamente la propria vita, e dove donne e uomini sono alla pari. L’impegno nella promozione di attività di tipo informativo/formativo, culturale e/o ludico favorisce la regolarità di incontri e uno svilupparsi di reti amicali arricchenti per il singolo e tutta la comunità.

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Rispetto ad altri paesi la Svizzera è ancora piuttosto indietro per ciò che riguarda la politica famigliare. La famiglia evolve, le giovani famiglie in particolare danno molta più importanza alla conciliabilità lavoro e famiglia; sempre più genitori hanno l’intenzione di dividersi educazione dei figli e lavori di casa in modo più equo. Diverse imprese autorizzano già dei modelli di lavoro e di gestione flessibile come la condivisione del posto di lavoro, il lavoro a tempo parziale e il telelavoro.

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Lentamente, ma inesorabilmente, l’introduzione dell’imposizione individuale si sta concretizzando anche in Svizzera. In dicembre il Consiglio federale ha infatti posto in consultazione una sua proposta che – è importante ricordarlo – avviene a seguito della decisione del parlamento di inserire il tema nella pianificazione 2019-2023, decisione presa nella sessione autunnale del 2020 su richiesta del PLR che prenderà posizione nel contesto del processo di consultazione che si concluderà il 16 marzo.

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Le DLRS hanno accolto la richiesta della Commissione federale per le questioni familiari (COFF) di presentare il nuovo modello di congedo parentale: l’incontro informativo avrà luogo in modalità online lunedì 30 gennaio, dalle 18. Monika Maire-Hefti, presidente della COFF, insieme a Nadine Hoch, responsabile della segreteria della COFF, entreranno nel merito del modello di congedo parentale e risponderanno alle domande delle Donne liberali radicali. All’evento parteciperà anche Lukas Müller-Brunner, responsabile del settore politica sociale dell’Unione svizzera degli imprenditori, che si soffermerà sugli effetti del congedo parentale sull'economia svizzera. I relatori interverranno nella rispettiva lingua madre e le diapositive saranno ogni volta tradotte.

L’evento è aperto a tutte le Donne liberali radicali interessate che potranno seguire e porre domande. Link https://us06web.zoom.us/j/83441609555?pwd=ZHo0ZS8vQ0t4RDBvY2NFVHVBL1JQZz09

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Il 2023 è un anno elettorale con le Cantonali di aprile e le Federali di ottobre. Il congresso del PLR ha aperto ufficialmente la campagna elettorale in Ticino e la cosa che desideriamo come Donne liberali radicali è di vedere le nostre candidate elette: l’Ufficio presidenziale scende in campo al loro fianco, promuovendo incontri ed eventi con l’obiettivo di sostenerle al massimo!

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I livelli di inquinamento atmosferico nelle nostre città continuano a essere critici e a causare malattie e morti precoci. Secondo i dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, quasi il 99% della popolazione mondiale respira un'aria altamente inquinata. Sempre più persone soffrono di cancro ai polmoni, polmonite o problemi cardiaci relazionati all'inquinamento atmosferico. I livelli di polveri sottili e inquinanti presenti nell'aria sono altamente superiori alle raccomandazioni dell'OMS e questo causa la morte di circa tredici persone al minuto.

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L’offerta formativa della campagna “Helvetia chiama! Ticino” è entrata nel vivo con il primo dei tre incontri riservati alle candidate di tutti i partiti, che si è svolto in modalità online. Le partecipanti hanno avuto un interessante confronto con la relatrice Maria Luisa Bernini (membra dell’Ufficio presidenziale delle DLRT) su questioni “tecniche e organizzative” ma anche su temi quali conciliabilità politica-famiglia, sicurezza e legittimità, autostima, eccetera.

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Sono 90 e sono in corsa per il Gran Consiglio: il PLR è pronto per la sfida delle Cantonali 2023 con l’obiettivo di rendere più forte la voce liberale radicale in parlamento, attualmente il gruppo è di 23 membri. Prossimo passo sarà la discussione sul programma di legislatura, tema del congresso cantonale in agenda domenica 15 gennaio a Lugano. 24 le donne in lista, candidate certamente qualificata ma il cui numero evidenzia come un equilibrio tra donne e uomini sia ancora lontano: come DLRT ci aspettavamo una rappresentanza femminile più effettiva. L’Ufficio presidenziale non mancherà di supportare le candidate nella conduzione di una campagna elettorale capace di dare al maggior numero di donne la possibilità di partecipare attivamente alla vita politica e di essere una componente fondamentale del Gran Consiglio; e si impegnerà affinché il partito e i suoi vertici focalizzino l’attenzione sulle barriere che scoraggiano le donne dal competere nelle elezioni. Ecco i nomi delle 24 candidate.

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