Il 14 giugno rappresenta una data simbolica per molte donne in Svizzera, che si sono mobilitate anche quest'anno per portare all’attenzione dell’opinione pubblica temi fondamentali: l’uguaglianza tra donne e uomini, la parità salariale, la lotta contro la violenza di genere e contro ogni forma di discriminazione. Le Donne liberali radicali si riconoscono in queste rivendicazioninella convinzione tuttavia che il cambiamento si costruisce impostando la sveglia ogni giorno. Libertà, rispetto e pari opportunità: l’impegno quotidiano delle Donne del PLR.
Lo sciopero di sabato 14 giugno è una data simbolica in Svizzera. Le donne si mobilitano per l’uguaglianza, scendono in piazza per rivendicare propri diritti, miglioramenti in ambito sociale e lavorativo, con particolare attenzione alla parità salariale, per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla problematica della violenza di genere e per chiedere l'introduzione di misure efficaci contro la discriminazione. In queste rivendicazioni le Donne del PLR si riconoscono ma ritengono che per costruire una società davvero paritaria occorre un cambio di cultura che pone al centro il pensiero liberale radicale.
Dietro l'iniziativa «Per cure sociosanitarie e prestazioni socioeducative di qualità» si nasconde il rischio concreto di introdurre un sistema troppo rigido e centralizzato, che ignora la varietà delle realtà presenti sul territorio. Ospedali, case anziani, servizi per l’infanzia o per le persone vulnerabili: ciascuno ha esigenze specifiche, dinamiche proprie, strumenti già collaudati. Uniformare tutto significa rallentare l’efficienza e appesantire la macchina amministrativa.
Il coraggio delle idee non fa rumore, ma costruisce solidi ponti. Da donna, da liberale radicale, da cittadina attiva nel dibattito pubblico, sento ogni giorno la responsabilità di difendere i pilastri della nostra democrazia, soprattutto quando vengono messi in discussione con finti moralismi legati alla patria. Tra i più importanti pilastri elvetici vi è senza dubbio il servizio pubblico radiotelevisivo, quella colla per tenere insieme la nostra Svizzera, un certo tipo di Svizzera, dove si respira una reale coesione nazionale, in un panorama di persone con le forbici in mano, pronte a dire che dimezzare il canone non cambierà niente, quando è evidente che modificherà tutto, soprattutto nella nostra Svizzera italiana.
La riforma fiscale e sociale approvata dal popolo nel 2018 prevedeva la destinazione di risorse a un fondo volto a sostenere otto pilastri fondamentali per favorire la conciliabilità tra vita professionale e familiare. Tra questi: il riconoscimento di contributi ai datori di lavoro, l’assegno parentale, il sostegno alla spesa di collocamento dei figli, i servizi e le strutture di accoglienza, la sensibilizzazione nelle aziende (riconoscimento e certificazione), e le misure a favore dei familiari curanti.
In tema di adozioni il focus è sempre sul minore. E fin qui ci siamo. L’adottando è l’elemento più fragile, il cui bene ed interesse devono essere al centro dell’attenzione. C’è un però. Si tende a dimenticare l’altra parte, l’adottante, ovvero la persona che ha il desiderio di avere un figlio e per svariati motivi non può soddisfarlo. Non necessita di protezione in senso stretto, ma va pure considerato, perché spesso vive una situazione di sofferenza, quasi di malessere.
La granconsigliera Natalia Ferrara con il consigliere nazionale Alex Farinelli, il vicesindaco di Bellinzona Fabio Käppeli e il presidente del PLR Mendrisio Giovanni Poloni sono i volti nuovi dell’ufficio presidenziale del PLR: I neo vicepresidenti – che Alessandro Speziali ha voluto al suo fianco – saranno sottoposti alla ratifica del comitato cantonale il prossimo 10 aprile.
Le Donne liberali radicali svizzere hanno una nuova presidente: la consigliera nazionale Bettina Balmer è stata eletta alla successione di Susanne Vincenz-Stauffacher in occasione dell’assemblea nazionale che si è riunita a inizio marzo nella sala del Gran Consiglio di Aarau, una scelta in omaggio alla presidente del Consiglio nazionale Maja Riniker. Le Donne liberali radicali ticinesi si congratulano con la neo presidente augurandole un proficuo lavoro e ringraziano l'uscente per il grande impegno profuso nei cinque anni di presidenza che sarà ricordata per l'iniziativa sulle imposte eque. In un’intervista video registrata, la presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter ha incoraggiato le Donne liberali radicali a sostenersi a vicenda e a non lasciarsi scoraggiare da eventuali battute d'arresto.
Nuovo passo in avanti per l’imposizione individuale fortemente voluta dalle Donne liberali radicali, e sostenuta da una forte alleanza progressista con oltre 112’000 firme. Nella sessione primaverile, il Consiglio degli Stati ha approvato l'idea per imposte eque, apportando tuttavia al testo del Consiglio federale alcune modifiche che richiamano in causa il Nazionale. L’impatto della riforma dovrà essere di fatto ricalcolato in ragione del ritocco delle aliquote proposto dalla sinistra e approvato dai «senatori» per limitare le perdite fiscali.
Lia Cereghetti (35 anni) e Tania Marioni (49 anni) da poco più di tre mesi sono le copresidenti della Sezione PLR di Cureglia. Due donne che credono fermamente nel valore delle idee e dell’entusiasmo delle nuove generazioni e che intendono farneun punto di riferimento del loro impegno. In questa intervista obiettivi e visioni delle neo copresidenti.